VERSO LA PACIFICAZIONE DEL SOMALILAND: DAL 28 FEBBRAIO IL NUOVO CORSO PROMOSSO CON MINISTERO AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Nuove iniziative di formazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che continua il suo impegno per favorire il processo di riconciliazione in Somalia e per rendere più efficienti le missioni dei Cashi Blu delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana che operano in Somalia. Dal 28 febbraio inizierà all’Università di Hargeisa (Somaliland) la terza edizione del corso di formazione sulle operazioni di mantenimento della pace organizzato dalla stessa Scuola Superiore Sant’Anna, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La cerimonia di apertura vedrà la partecipazione di tre ministri del Somaliland, di rappresentanti dell’Ambasciata italiana in Somalia e delle varie missioni di pace nonché del Rettore dell’Università di Hargeisa.
Al ciclo di lezioni, coordinate da Andrea de Guttry, Ordinario di diritto internazionale, delegato del rettore per le attività di alta formazione e Direttore dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Sant’Anna, parteciperanno 35 allievi provenienti da Somalia, Etiopia, Tanzania, Kenya, Gibuti, Arabia Saudita, Stati Uniti e dalla stessa Italia. Il corso fornirà competenze e conoscenze per affrontare in maniera più professionale, compiuta ed efficace l’opera di riconciliazione somala e , più in generale, l’operato delle missioni di pace delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana. In Somalia da diversi anni operano una Missione dell’Unione Africana (Amisom), una delle Nazioni Unite (Unsom) e due dell’Unione Europea (Eutm e Eucap Nestor) con l’intento di stabilizzare il Governo e di consolidare il processo di pacificazione.
I docenti affronteranno anche tematiche relative alle più recenti tecniche di soluzione dei conflitti, al ruolo delle Nazioni Unite e degli attori regionali nella pacificazione della Somalia, agli argomenti connessi con i diritti umani (specialmente con quelli delle donne) e alla nuove modalità di amministrazione di un territorio che appare complesso e diversificato.
L’ex colonia italiana ha sofferto un durissima guerra civile interna che si è prolungata per decenni, al centro di scontri tra forze locali ed estremisti. Negli ultimi anni, è stato avviato un complesso percorso di riconciliazione nazionale e di ricostruzione, grazie al contributo di una missione di varie missioni di pace. La partecipazione di un elevato numero di personalità alla cerimonia di inaugurazione del corso, domenica 28 febbraio, conferma l’importanza, attribuita al corso della Scuola Superiore Sant’Anna, per consolidare il futuro pacificato verso il quale si è incamminato il Paese.
“Questa è ormai la terza edizione del corso – spiega Andrea de Guttry, nel presentare il corso - che conferma la sua attualità ma anche l’esigenza di sostenere, con attività formative mirate, il personale africano a gesire con professionalità le crisi e la ricostruzione post-bellica. La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è impegnata in prima fila, insieme alla controparte africana, l’Università di Hargeisa, per offrire un contributo reale per migliorare le condizioni di vita di milioni di somali il cui paese è stato devastato da decenni di guerre intestine”.
In foto: il prof. Andrea de Guttry (archivio)